A cura del Centro di Documentazione “Pasquale Martinetti”. A cura del Centro di Documentazione “Pasquale Martinetti”. Presentazione di due testi delle Edizioni Pantarei sulla rivoluzione cinese del 1927: “Antologia - Origini e sconfitta dell'internazionalismo in Cina, 1919-1927” e “Victor Serge-Lev Trotsky - Scritti e corrispondenze sulla rivoluzione in Cina nel 1927”. Con Lorenzo Morricone. La vicenda del 1927 rimane a memoria di una sconfitta del proletariato, come altre ve ne sono state, dal 1848 in avanti, nella storia internazionale della giovane classe salariata. L’assalto al cielo dei comunardi di Shanghai e di Canton fu tra i «primi fuochi» accesi in Asia dalla grande lotta tra le classi moderne, iniziata in Europa con la rivoluzione industriale e l’affermazione del capitale. Le fucilazioni e le decapitazioni per mano della canaglia borghese non potevano certo cancellare quel generoso tentativo, e rendevano indelebile, semmai, la lezione impartita, dalla dura scuola della lotta tra le classi, ai futuri prosecutori dell’opera di emancipazione comunista della società. Quel 1927 fu un’occasione persa, che rese impossibile saldare la rivoluzione cinese e la rivo-luzione europea, forzando l’anello più debole in Cina in funzione dell’anello più forte in Germania, secondo l’impostazione data da Lenin. Scrive Arrigo Cervetto: «L’involuzione sovietica ha rimandato ad un altro appuntamento storico l’occasione di poter saldare in una strategia mondiale due così potenti rivoluzioni». L’appuntamento storico è solo rimandato, e attende i rivoluzionari che sapranno fare i conti con l’inedito strategico del nuovo secolo.
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