

Luogo dell'evento
Museo nazionale di arte e architettura contemporanee, in un appariscente edificio progettato da Zaha Hadid.
Una performance che esplora il corpo come luogo di tensione, di rito e di trasformazione. Ispirata al percorso dello spettacolo Benvenuto Umano, OMUS mette in scena un confronto fisico e simbolico tra antico e contemporaneo: una lotta che ricorda il sumo, ma si apre a un vuoto centrale in cui il gesto diventa linguaggio e riflessione sull’essere umano. Nel dialogo tra peso e carne emerge un oracolo contemporaneo: segni e visioni che affiorano dalla pelle come memoria collettiva. La violenza si incrina, si trasforma in gioco, e la creazione diventa un geroglifico vivente — un organismo in movimento che intreccia sguardi di epoche lontane. Con OMUS, CollettivO CineticO costruisce un rito performativo fuori dalla logica binaria, una manifestazione viscerale e poetica in cui il mistero div...
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