“Combattere per essere vist3: Agon = antagonismo?” Come rappresentare idee non conformi alla società? Come organizzare un festival antagonista? Quali prospettive e situazioni per “l’inclusione” nel gaming in Italia? In questo secondo accesissimo incontro ci porremo queste domande, e non solo. @invisibil3con è una conferenza, laboratorio e spazio di gioco con un focus riot e accogliente su rappresentazione, accessibilità e comunità nel mondo ludico a tutto tondo. Un evento per confrontarsi, creare, giocare e costruire un futuro migliore per tuttə. E’ uno dei festival di gaming in Italia più interessanti e necessari al momento. Un’occasione per ragionare sullo stato dell’arte, per mettersi in discussione, presentare progetti non mainstream, essere se stessə e iniziare a costruire esperienze ludiche con un occhio di all’iconoclastia, scambiarsi buone pratiche e fare rete tra indipendenza, sovvertire le logiche del mercato e l’attivismo. Ospiti direttamente dal cuore pulsante di questo evento, saranno con noi: @aidoruinquantumland , assegnista di ricerca di game studies e autrice anche di @pink_ilgioco (uno dei giochi più giocati negli ultimi anni, sul transfemminismo) e @queerginiawolf è unə delle menti dietro @owofgames , collettivo/laboratorio/hub che produce e discute di videogame con temi forti e di inclusione sociale. L’Agon, inteso come riot e forma di antagonismo, diventa uno strumento essenziale per chi sceglie di rappresentare idee non conformi alle norme imposte dalla società. Questo approccio si traduce in un atto di resistenza culturale, un modo per combattere l’invisibilità e sfidare le narrazioni dominanti. Organizzare un festival antagonista richiede non solo creatività, ma anche una visione organizzativa e progettuale molto etica. Nel contesto italiano del gaming, le prospettive per “l’inclusione” sono legate a una trasformazione delle dinamiche di potere, creando opportunità per una rappresentazione autentica e diversificata.