

Luogo dell'evento
Museo nazionale di arte e architettura contemporanee, in un appariscente edificio progettato da Zaha Hadid.
Una performance che indaga e ribalta il rapporto di potere tra bambino e adulto, dando spazio all’immaginario infantile e alla sua idea di futuro. Il progetto, condotto con un gruppo di bambini, si basa su tre elementi: le mani che sono la parte più esposta al mondo e punto di contatto tra generazioni diverse, la sapiente lettura di esse utilizzata dai bambini come gioco per esprimere immaginazione e desideri, i cappelli-scultura indossati dai bambini che, come piccoli oracoli, diventano artefici di nuove visioni e prospettive. Un invito all’ascolto come gesto di speranza e rottura con il passato. crediti Francesca Grilli creazione Roberto Rettura suono Guido Rossetti chiromante Azzurra D’Agostino parole Benno Steinegger movimenti Paola Villani design & realizzazione dei cappelli Chiara G...