Il concerto si inserisce in un progetto che esplora il dialogo tra natura e musica, attraverso repertori che rispecchiano il paesaggio interiore ed emotivo dell’essere umano e che vuole restituire ascolto, attenzione e respiro, in armonia con l’ambiente che lo ospita. In un luogo carico di vita e silenzio come l’Orto Botanico, il programma unisce la cantabilità lirica delle Romanze di Martucci alla raffinatezza evocativa della Sonata di Castelnuovo-Tedesco, ma il momento più contemplativo arriva con Fratres di Arvo Pärt, spirituale e sospeso, ponte tra suono e silenzio. Chiude la Sonata op. 36 di Grieg, con la sua forza espressiva e il legame profondo con la natura nordica.
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