La poesia e la canzone d’autore, un matrimonio discusso. La solitudine, l’amore, l’infinito, l’intimità, l’inconfessabile; visceralità e disperazione. Noi siamo convinti che la parola, recitata e cantata, abbia la magia di rendere possibile l’emergere di un’altra comunità attraverso una narrazione intima e coinvolgente. Ci aiuta ad abbracciarsi e ad abbracciare… A tenere insieme queste tensioni, la passione e la necessità. Scrivere canzoni contro il flusso del mercato dell’arte, nonostante il mercato. I nostri cantautori sono di quelli che, se non si preoccupano dell’onda e dell’algoritmo, li subiscono, purtroppo, pagando questa scelta a fronte di una classe cristallina ed elegante. Non domandatevi se li conoscete per davvero, né se siano giovani o meno. Ascoltateli. Sono artisti dei migliori, come quelli che amava e cantava Leo Ferrè sui marciapiedi di città. In ogni serata un poeta e un cantautore…e sarà un incendio. Ci saranno incursioni di specialisti, esperti lettori di versi come Andrea Cortellessa e di pentagrammi come Angelo Pelini dei Têtes de Bois che apriranno le opere, i testi e gli spartiti per svelare la trama creativa a chi è seduto in sala. Gli artisti saranno accolti da Maria Grazia Calandrone e Andrea Satta, come fra amici in salotto o in veranda. A Oscar è affidata la riproposta al piano dell’ultimo refrain, nel suo stile, il bicchiere della staffa, sul passo dei saluti finali. Andrea, Maria e Oscar
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