Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp live al MONK – 10 settembre 2025, Roma 🎺 Concerto evento nel programma Scuderie MArteLive – ALTO IMPATTO Il collettivo svizzero-francese Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp suonerà mercoledì 10 settembre 2025 al MONK di Roma, per una data esclusiva all’interno del programma Scuderie MArteLive – ALTO IMPATTO. Un’occasione unica per assistere dal vivo all’incontenibile energia scenica della band, in tour con il loro sesto album Ventre unique. Un ensemble visionario che attraversa i generi con potenza orchestrale e spirito punk, fondendo ritmi tropicali, dadaismo sonoro e minimalismo sperimentale. Un concerto che è una festa collettiva, una scossa emotiva e musicale capace di trasformare l’ansia contemporanea in poesia esplosiva. **BIOGRAFIA** «Nessuno sa più accendere un fuoco» si sente cantilenare-lamentare a metà di Coagule, una delle numerose canzoni in francese di Ventre unique (una novità, e che novità – bella e significativa), mentre ovunque i dodici pirotecnici-delinquenti dell’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp si dannano l’anima per dimostrare il contrario. Oggetto infiammabile, dunque, e sesto album in 18 anni, Ventre unique si sviluppa in undici brani abilmente innescati in un ampio repertorio di ansie contemporanee trasformate in aperture, esplosioni, deflagrazioni. Spasmi climatici e declino generale, stress personale e paura in varie gradazioni, intensità e saturazioni, si articolano in formule infantili, poetiche, artigianali, scarabocchiate, tenere e furiose. Con un’abbondanza di voci (altra novità): Liz Moscarola, violinista, narratrice e cantante, funambola, impaziente, amichevole, esasperata. Gilles Poizat, sputafuoco di flicorno e urlatore lunare. Vincent Bertholet, punta della nave, contrabbassista e principale compositore, ipnotizzato dalla propria litania elegante e spaesata. François Atlas, che fa capolino da vicino caloroso, per un Tout Haut stranamente radioso, soffiando bolle di sapone radioattive in lingua musicale. Aïda Diop, suonatrice di marimba, che qui piazza scintillanti stoccate vocali con la precisione di una lanciatrice di coltelli. Mara Krastina, in vacanza dal trio ruvido Massicot, che chiude il tutto nella sua lingua lettone e annuncia il futuro: ci viene detto che ora fa ufficialmente parte del gruppo. Il tutto sotto una pioggia di cori fitti, tra assalti di ottoni rimbalzanti e riff spigolosi di chitarra elettrica, franamenti di marimba che espandono il suono come la pioggia espande la strada attraverso risonanze e giochi di specchi. Se Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp strofina i generi l’uno contro l’altro e ne alchimizza i motivi antagonisti (post-punk tropicale, Arthur Russell e calypso brut, binarismo musicale e ritmi dispari, High Life e minimalismo americano, folk dadaista, Mingus e filastrocche storte, The Ex e Skeleton Crew), è per, sotto un’aria da combattenti, ordinare la grande cacofonia del mondo in forme calorose, inventive, ospitali.