
Cogliendo la doppia accezione di ambiente domestico, appartato e solitario, e quello di luogo speciale destinato a contenere un processo fisico, chimico o d’altra natura, CAMERA è un’apertura intima sui procedimenti, i gesti e le pratiche alchemiche che trasformano una visione sensibile in una drammaturgia per la scena. Materiali, appunti, riflessioni, fabulazioni provvisorie, composizioni che emergono per essere poi sconfessate e ribaltate: tre artiste sono invitate, una per una, a condividere la materia palpitante dei propri progetti teatrali in via di creazione e a metterle in dialogo con il pubblico del festival, oltre che con dramaturg, altrɜ artistɜ, operatorɜ culturali. Non un’esposizione né una “prova aperta” o uno “studio” ma un momento spurio e senza scopo alcuno se non quello ...