Il testo verte sul rastrellamento degli ebrei del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. L’autore racconta i giorni immediatamente precedenti a questo tragico evento ma inaspettatamente lo fa con un tono leggero e a tratti decisamente comico, anche se sempre rispettoso, che solo alla fine sfocia nel dramma. Questo fa sì che il pubblico si confronti con questo tragico evento storico senza perdere la piacevolezza della rappresentazione. L’intento della regia è stato quello di creare un equilibrio tra i vari toni dello spettacolo e imprimere ritmo, fluidità e veridicità all’interpretazione.
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