Insieme a  Zelig,  Harry a pezzi  è probabilmente il film in cui più di tutti Allen fa i conti con le ipocrisie, le maschere, i tormenti, le ansie, le paure e le nevrosi dell’uomo del Novecento. Al centro c’è il ritratto dello scrittore Harry Block (a cui dà volto lo stesso regista), che si è lasciato alle spalle tre matrimoni, sei psicoanalisti e un intero drappello di amanti. Il modello è chiaramente  Il posto delle fragole  di Bergman, mentre la costruzione a mosaico – frantumata, episodica, disseminata di divagazioni e derive surreali – restituisce l’universo mentale del protagonista come un campo minato di ricordi irrisolti, ossessioni e fantasie che prendono corpo (e qui si sente l’eco di  8 1/2  di Fellini). TITOLO ITALIANO:  Harry a pezzi REGIA: Woody Allen NAZIONE: Stati Uniti ...