
Doppia presentazione di “Femminicidi d’onore” e “Dove non mi hai portata” Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l’estate del 1965. Hanno con sé la loro bambina di otto mesi, sono innamorati, ma portano addosso il peso del disonore: quel marchio invisibile che, allora come oggi, può trasformarsi in una condanna. Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare, cercando di ricostruirsi una vita con Giuseppe. Ma nella logica dell’“onore” la sua libertà era un affronto, un reato punibile non solo dalla legge, ma dallo stigma sociale e familiare. Poco dopo, i due scompaiono misteriosamente, lasciando la figlia su un prato di Villa Borghese. Cinquant’anni più tardi, quella bambina – ormai adulta – cerca di ricostruire la loro storia. Il tema dei matrimoni forzati e de...
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